ANALISI DEL LUOGO


Nelle immediate vicinanze, ad Est della città di Volterra si trova il rilievo del "Poggio alle Croci". Sulla cupola del colle è situato l'ex-ospedale psichiatrico di Volterra. La collocazione così isolata ha permesso l'estensione di questa struttura sul suddetto rilievo. Lo sviluppo di questa zona è cominciato nel XIX secolo. Il direttore Luigi Scabia intendeva utilizzare idee rivoluzionarie per la cura dei pazienti, e così giunsero nel 1888 i primi quattro pazienti dalle province di Pisa e Siena.

Nel 1919 sono stati ultimati i lavori di costruzione del complesso degli edifici e fino al 1929 si è verificato un grande flusso di forze di lavoro verso Volterra. Questo ha avuto una forte influenza sulla vita sociale e sulla situazione economica. Nel periodo della più massiccia frequentazione vi hanno soggiornato fino a 4500 pazienti. Nel cortile centrale del grande edificio a forma di M si trovano ancora nella parete esterna i graffiti di un paziente autistico.

La zona veniva un tempo chiamata "Città dei matti" e "Asilo per i malati di mente". Era recintata e disponeva perfino di una propria moneta. Una riforma psichiatrica nel 1978 ha abolito tutti gli istituti psichiatrici e dall'oggi al domani l'istituto è stato abbandonato. Gli edifici rimasti vuoti da venti anni conservano ancora una suggestiva atmosfera. Durezza e sobrietà caratterizzano gli edifici, la cui monumentalità viene da ciò esaltata. Costruiti in stile neoromanico appaiono intoccabili e dominanti.

La posizione e la costruzione dei singoli edifici appaiono di primo acchito apparentemente arbitrarie, tuttavia ci sono un lato anteriore e posteriore verso la città. Gli spigoli esterni di entrambi gli edifici si trovano in una linea comune. Tra di essi si trova un piccolo edificio con terrazzo, probabilmente costruito per ultimo, in posizione obliqua rispetto all'asse. Non possiede tuttavia alcuna reale apertura verso la città. Il cortile interno e la direzione architettonica degli edifici si allontana dalla città facendo entrare dentro di sé il paesaggio.